Gli Etruschi e il mare della Maremma

portogruaro

Dal 13 al 20 giugno 2024   (sarà possibile partecipare anche solo a una parte dell'incontro)

Le fonti energetiche rinnovabili del sottosuolo rappresentano una valida risposta alla crescente richiesta di energia pulita, necessaria per combattere il riscaldamento globale del nostro pianeta.
Il viaggio inizia con la visita al Museo della Geotermia di Larderello e dei soffioni boraciferi, per poi proseguire verso la costa toscana con una sosta al borgo di Castagneto, luogo in cui Giosuè Carducci trascorse la sua adolescenza.
 

Dalla Terra di Lavoro all'Agro Pontino

sant angelo in formis
Che la si chiami Campania Felix, come la definì Plinio il Vecchio, o Terra di Lavoro, come fu ribattezzata a partire dal Medioevo, la zona che comprende l’intera provincia di Caserta e parte di quella di Napoli in Campania, parte delle province di Frosinone e di Latina nel Lazio meridionale e una piccola parte della provincia di Isernia in Molise, racchiude nelle sue denominazioni l’idea di terreni particolarmente fertili. La ricchezza e la varietà di attività e di prodotti agricoli affondano le loro radici in epoca romana, hanno vissuto un periodo d’oro durante il regno borbonico e costituiscono ancora oggi il cuore di una solida e virtuosa economia. Testimonianze di antiche civiltà sono ben presenti tanto nei siti archeologici quanto in campo enogastronomico.
Dapprima i Latini, poi i Volsci infine i Romani e i Papi fecero sì che le paludi pontine perdessero parte della loro estensione a favore di insediamenti. Agro Pontino è la denominazione del territorio, un tempo coperto dalle paludi e oggi bonificato, che corrisponde a una pianura in gran parte alluvionale delimitata a ovest e sud dal mar Tirreno, a est dai primi rilievi appenninici dei monti Lepini e Ausoni, a nord dal medio corso del fiume Astura e dai primi rilievi dei Colli Albani. A esso sono legate le avventure dei Volsci che fondarono Suessa Pometia, da cui probabilmente deriva il nome “pontino” e tentarono le prime bonifiche. Ma solo verso la fine degli anni 20 del ‘900, la bonifica si avviò a essere veramente effettuata.
L’intero territorio da Anzio, alle porte di Roma, a Capua, alle porte di Napoli, è disseminato di insediamenti e di ville romane, specie lungo il litorale. Anzio, Sabaudia, Terracina, Sperlonga, Gaeta, Formia, Ventotene, Minturno, Sessa Aurunca, Capua. Impossibile visitare tutti i siti.
Ma non c’è solo questo. Il nostro itinerario prevede tappe o visite a Sessa Aurunca, San Leucio, Sant’Angelo in Formis, Valogno, Minturno, Formia, Ventotene, Gaeta, Sperlonga, Terracina, panoramica dell’Agro Pontino (cantine, caseifici di prodotti bufalini, idrovore, museo delle paludi e della guerra, borgo e Abbazia di Fossanova). Infine il Giardino di Ninfa.

iscrivitionline180
dal  10 aprile
 

Dalla Terra di Lavoro all'Agro Pontino - anteprima

portogruaro

Dal 19 al 26 maggio 2024 (sarà possibile partecipare anche solo a una parte dell'incontro)

“Ormai è vicina la Terra di Lavoro,
qualche branco di bufale, qualche
mucchio di case tra piante di pomidoro...”
P.P. Pasolini

Che la si chiami Campania Felix, come la definì Plinio il Vecchio, o Terra di Lavoro, come fu ribattezzata a partire dal Medioevo, la zona che comprende l’intera provincia di Caserta e parte di quella di Napoli in Campania, parte delle province di Frosinone e di Latina nel Lazio meridionale e una piccola parte della provincia di Isernia in Molise, racchiude nelle sue denominazioni l’idea di terreni particolarmente fertili. La ricchezza e la varietà di attività e di prodotti agricoli affondano le loro radici in epoca romana, hanno vissuto un periodo d’oro durante il regno borbonico e costituiscono ancora oggi il cuore di una solida e virtuosa economia. Testimonianze di antiche civiltà sono ben presenti tanto nei siti archeologici quanto in campo enogastronomico.

La Basilica di San Marco a porte chiuse - prenotazione

verona 1

Memori del grande successo delle passate edizioni che hanno sempre registrato il tutto esaurito, vogliamo proporre ancora una volta questa esperienza unica.
Una visita serale alla Basilica di San Marco a Venezia, già chiusa al pubblico e aperta solo per noi, quando la luce dà vita agli splendidi mosaici dorati (4.200 metri quadrati) e ai marmi policromi, è un evento entusiasmante! Avremo quindi il privilegio di ammirare la Pala d’Oro, la più preziosa del mondo, evitando le lunghissime code che visitatori e turisti fanno ogni giorno. Infine, arriveremo al cuore pulsante di questo storico luogo di culto, il suo punto più inaccessibile… la Cripta, chiesa sotterranea con oltre 80 colonne, dove si trovano le tombe dei Patriarchi.

A chi vuole cogliere l’opportunità di vivere un’esperienza davvero emozionante, offriamo la possibilità di fare una prenotazione per il fine settimana del 19 e 20 ottobre prossimi. I posti sono limitati a 50 persone.

 
iscrivitionline180    dal 26 febbraio
  • Ceresa  Bonometti   CEC CampeOnLine  NewCamp   CamperLife
     Turismo itinerante  UCA  VendesiCamper  Vacanzelandia  Taccuino di viaggio Turismo all'aria aperta 

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