CIAO ovvero storia di una goccia nell’oceano

ciaoSi è ormai felicemente conclusa la 29ma edizione di “Arance di Natale”, iniziativa che è la fonte principale con la quale la nostra associazione raccoglie fondi per realizzare concretamente attività solidali e umanitarie. Ora i nostri associati sono impegnati a raccogliere ulteriori fondi proponendo le marmellate nelle varie fiere o con il loro contributo per la partecipazione a incontri e viaggi. Ci piace così pensare che, anche se il nostro aiuto è come una goccia in un oceano, l’oceano è pur fatto di tante gocce.
Di seguito l'intervista a un genitore, e papà di Jacopo, di San Vito al Tagliamento, responsabile del progetto C.I.A.O., che rappresenta una delle “gocce” di cui Arance di Natale si è presa a cuore.

 
Alan, C.I.A.O., il nome della vostra associazione, da dove nasce?
Si tratta di un acronimo: Cresciamo Insieme Associazione Onlus. L'associazione è nata da un gruppo di genitori, come Manuela e io, di giovani disabili motori gravi non autosufficienti. In particolare, noi sentivamo l'esigenza di vivere la quotidianità di questi ragazzi e non il “dopo di noi”, progettualità già avviata in molte strutture. Dunque desideravamo vivere la quotidianità con nostro figlio, come fanno tutti i genitori. Da qui, dopo un incontro in regione, presentiamo un progetto riabilitativo a livello appunto regionale assieme a un medico e ad altri genitori e, nel 2010, costituiamo l'associazione C.I.A.O. Negli anni, abbiamo trovato una sede, formato degli operatori, dei fisioterapisti, dei medici. Ci siamo poi convenzionati con l'Azienda sanitaria Pordenonese, con l’associazione La Nostra Famiglia e, da ultimo, con la cooperativa di solidarietà sociale Il Granello, nella cui struttura oggi vivono i nostri ragazzi. 
 
Concretamente, che cosa avete fatto?
La nostra prima necessità era quella di avere una struttura che ospitasse questi ragazzi per permettere loro di intraprendere un percorso riabilitativo, aiutando in primis loro stessi, ma alleggerendo così anche la vita delle famiglie. Altro obiettivo è quello di dare ai ragazzi una quotidianità con i loro coetanei. Questo progetto si chiama “Progetto ponte” e dura tre anni. In questo tempo si sviluppano le abilità dei ragazzi partendo dalle loro capacità, trasformando qualche loro abilità in un gesto di autonomia. Ciò faciliterebbe il loro ingresso in un istituto diverso. Inoltre, si educano le famiglie a gestire questi ragazzi, salvaguardando la salute dei genitori stessi. Il programma riabilitativo viene scelto dai genitori insieme a un fisioterapista, a uno psicologo, dal medico, insomma dalla intera equipe che mette al centro le abilità che il ragazzo possiede. In questi giorni abbiamo avviato i colloqui con i genitori per decidere insieme una progettualità per ogni ospite del Granello. In pratica l'obiettivo per ciascun ragazzo è quello di far sì che da un suo semplice gesto, si possa insegnargli per esempio a impugnare una forchetta, oppure a non pungersi con la stessa, a chiamare “mamma”, a fare pipì a orari fissi, eliminando così l'uso dei pannolini e regalando libertà e dignità. Le linee guida sono quelle del programma M.O.V.E. Mobility Via Education nato in Gran Bretagna. L'istituto con cui abbiamo principalmente collaborato e collaboriamo tutt'ora è il Granello di San Vito al Tagliamento, nato anch'esso ad opera di un gruppo di genitori. 
 
Alan, per farci meglio comprendere, puoi farci un esempio raccontando come si svolgono le giornate di questi ragazzi?
L'operatività dei ragazzi, tutti seguiti dal personale con varie specializzazioni, va da momenti comuni a tutti, a percorsi riabilitativi personali. Possono scrivere al computer, lavorare la creta, fare esercizi manuali che, oltre ad impegnarli mentalmente, li obbliga ad usare le mani. Jacopo poi svolge attività motoria riabilitativa tramite l'utilizzo di ausili personalizzati. 
 
Principalmente quali sono le vostre necessità?
Una necessità primaria è sempre quella di reperire i fondi necessari alla prosecuzione dei progetti riabilitativi. Gravoso è anche il trasporto dei giovani per i trasferimenti. Iniziative ne facciamo molte, ma tra queste, due sono diventate quasi un obbligo e sono la Marcia per il Granello che si svolge a maggio e le Arance di Natale a dicembre. 
 
Alan vuoi raccontarci come è nata la collaborazione con la nostra associazione Arance di Natale?
Sono venuto a conoscenza di Arance di Natale durante una serata di beneficenza dove il primo premio era stato messo in palio da un rivenditore di camper di zona. Da qui ho preso contatti con Arance di Natale ed è iniziata questa bella avventura. Poi ho conosciuto casualmente Angela e Biagio, è arrivato Paolo a consegnarmi un furgone di cassette di arance da distribuire per raccogliere fondi e alla fine abbiamo conosciuto Franco e siamo stati contenti che abbia potuto visitare la sede del Granello. Da allora sono passati diversi anni, ma ricordo che grazie ad Arance di Natale abbiamo avuto una carrozzina, una Fiat Cubo ed altre cose ancora. Il Granello è ora una bella realtà territoriale che si sta preparando ad accogliere altri ragazzi. In merito a questo abbiamo fatto un investimento di 400.000 euro per l'acquisto di una casa in centro, vicina dunque alla sede del Granello, per sviluppare la funzione respiro ed accogliere altri 6 ragazzi in mini appartamenti. Quindi l'impegno economico è molto pesante. Quest'anno con Arance di Natale, che sul territorio è diventato una concreta realtà, speriamo di riuscire ad acquisire un mezzo di trasporto, un pulmino anche usato, ma in ottime condizioni, proprio per trasportare i ragazzi nelle loro attività ricreative esterne al Granello. 
 
Grazie Alan, il tuo intervento è stato molto utile per chiarirci le finalità e le attività del vostro progetto. Se ti sarà possibile potresti partecipare alla nostra assemblea del prossimo 30 aprile per rispondere ad altre eventuali domande degli associati?
Certo! Accetto con piacere l'invito, porterò con me anche la direttrice della cooperativa Il Granello e insieme potremo rispondere a tutte le vostre domande.
 
granello 

Alcuni ragazzi e operatori del Granello, in piazza a San Vito al Tagliamento

  • Ceresa  Bonometti   CEC CampeOnLine  NewCamp   CamperLife
     Turismo itinerante  UCA  VendesiCamper  Vacanzelandia  Taccuino di viaggio Turismo all'aria aperta 

ARANCE DI NATALE A.P.S.   Via Torrossa, 111/2 - 36043 Camisano Vicentino (VI)   Codice Fiscale 95095880241
Ente del Terzo Settore
Copyright © 2003-2023 - 
Tutti i diritti sono riservati.