Caro Direttivo ti scrivo...

letteraPubblichiamo la lettera inviata al Consiglio Direttivo dal Professor Benito Gramola, da tutti conosciuto all’interno dell’associazione e non solo, in quanto autore di molti libri nonché saggi sulla Resistenza.
Il suo particolare stile nello scrivere evidenzia in modo del tutto originale, a partire dal titolo Viaggiare è una necessità, un profondo legame con il viaggiare a tutto tondo e con l’Armenia, paese al quale Arance di Natale è particolarmente vicina. 

Oggetto: proposta “viaggi solidali”.

Spettabile Associazione,
il sottoscritto B. Gramola comunica una personale proposta, perché il Consiglio Direttivo l’analizzi e l’accolga nella sua 1a riunione collegiale.
Premesso che:
- viaggiare (in camper, ma anche a piedi) è una delle cose più belle, utili e salutari della vita;
- che i grandi uomini della storia sono stati grandi viaggatori (come Alessandro Magno, Giulio Cesare, Marco Polo, Francesco d’Assisi, Colombo e lo stesso Gesù Cristo);
- che i pochissimi grandi uomini “non viaggiatori” hanno viaggiato almeno con la fantasia (come Kant);
- che del viaggio non è importante la meta, ma tutto l’itinerario;
- che con l’età si capisce che viaggiare non è solo piacevole, ma è una terapia, una sfida alla pigrizia psicologica e mentale;
- che chi ama viaggiare si rivela ancora curioso, intelligente e desideroso d’imparare;
- che chi viaggia ritorna “bambino” e, come il bambino, vive il presente, non il passato o il futuro;
- che chi viaggia capisce che per vivere basta poco e non occorre riempirci di infinite cose inutili;
- che il vero viaggiatore va piano per guardare il mondo e per non danneggiare gli altri;
[in autunno ho fatto l’ultimo viaggetto, forse il più bello della mia vita: senza meta, senza cellulare, senza soldi liquidi, senza passaporto, senza carte geografiche, liberamente… e ho attraversato la Croazia, il Montenegro, l’Albania e la Grecia...]
- che il vero viaggiatore è come il “filosofo”: andava ai giuochi di Olimpia per vedere quello che avveniva, non per competere (come gli atleti) e non per vendere (come i commercianti);
- che il vero viaggiatore è chi sa che la cosa più importante nei viaggi sono i viaggiatori (tutti diversi, tutti importanti);
- premesso infine che, se al viaggio poi fosse unito anche lo “scopo solidale”, avremmo il “viaggio perfetto” (il viaggio e la solidarietà!), “invenzione” di Arance di Natale;
- premesso tutto questo, il sottoscritto pensa che il 2023 dovrebbe segnare la ripresa dei viaggi (1, 2, 3…) per Ashotsk e per l’Armenia, per aiutare Padre Mario e per aiutare gli armeni.
Concludo.
Se nessuno si fa avanti per guidare il viaggio in Armenia (ma ci sono tanti soci bravissimi e capaci), il sottoscritto si propone di guidarne uno:
- sul solito percorso (Bulgaria, Turchia -lungo il Mar Nero o sull’altipiano- Georgia);
- possibilmente in maggio (d’estate c’è troppa gente in giro!);
- con guide locali nelle sole localiTà nuove e nelle città (Caucaso Sett., Tbilisi, Erewan);
- poi grande libertà…
- e un numero di camper il maggior possibile: una spedizione insomma vivace, rumorosa, allegra perché chi viagga vuole avere compagnia ed essere felice.
Colceresa, 15.1.2023

B.G.

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